10-22 settembre 2024
FISHEL RABINOWICZ: LA VITA E IL PROGETTO ARTISTICO
In occasione del centenario della nascita di Fishel Rabinowicz, il Museo Casorella è orgoglioso di presentare la prima esposizione dedicata alla vita e alle opere di questo eccezionale artista, testimone diretto delle atrocità della Seconda Guerra Mondiale. La mostra si terrà dal 10 al 22 settembre 2024 a Locarno.
Fishel Rabinowicz è nato nel 1924 a Sosnowiec, in Polonia, in una numerosa famiglia ebraica tradizionale, terzo di dieci figli.
Con lo scoppio della guerra la sua vita e quella dei suoi familiari subì una svolta drammatica. Quando nel settembre del 1939 la Polonia fu invasa dalle truppe tedesche era ancora uno studente, ma dovette abbandonare gli studi in seguito ai divieti nazisti di frequenza scolastica per gli ebrei. Il 26 maggio 1941 venne catturato in una retata e trasportato in un campo di lavoro forzato dove trascorse tre anni, in 9 diversi campi nazisti di concentramento.
Nella Shoah scomparvero trentuno dei suoi familiari, ivi compresi i genitori, tre fratelli e quattro sorelle.
L’11 aprile 1945 la liberazione, ad opera della terza armata dell’esercito americano al comando del generale Patton, lo colse nel famigerato campo di Buchenwald.
Dopo la guerra, si trasferì in Svizzera, dove apprese il mestiere di grafico e decoratore a Zurigo e Parigi. Si stabilì poi nel Canton Ticino, dove continuò la sua carriera e fondò una famiglia. Nel 1989, Rabinowicz decise di dedicarsi completamente all’arte, sviluppando un progetto artistico focalizzato sulla cultura e tradizione ebraica.
Altri hanno pensato a raccogliere il patrimonio dei ricordi autobiografici, delle narrazioni orali e delle leggende degli ebrei dell’Europa Orientale; ma la forma espressiva più congeniale a Rabinowicz, quella in cui poteva trovare il massimo “impulso liberatorio”, anche in senso terapeutico, è quella dell’immagine.
Ciò che più gli premeva era realizzare un tipo di presentazione simbolica con la quale potesse dare un’espressione grafica non ai volti, agli oggetti, agli episodi di vita quotidiana della comunità alla quale ha appartenuto né alla raffigurazione fisica dell’orrore dei Lager, ma all’essenza culturale e al messaggio spirituale di cui la sua gente si è fatta portatrice attraverso i secoli. La missione della stirpe di Israele che si è concretizzata nei momenti salienti della sua storia civile e religiosa.
La tecnica con la quale Fishel Rabinowicz ha raffigurato i concetti della tradizione ebraica è quella dei paper cuts, tramite la sovrapposizione di due fogli. Sul primo di essi sono ritagliate figure geometriche e lettere che risaltano sullo sfondo offerto dal foglio generalmente di colore nero o grigio. Queste iconografie intendono essere reperti archeologici di una cultura – o forse i relitti di un naufragio, strappati alla distruzione non solo della guerra, ma anche di una modernità che relega negli scantinati i patrimoni delle tradizioni, come anticaglie senza più valore. Attraverso di esse, chi li osserva può ancora avvertire il sapore e l’aroma di quel mondo spirituale ormai lontano la cui eco, l’impresa artistica di Rabinowicz, cerca di prolungare nella memoria di chi resta.
Guarda la testimonianza di Fishel Rabinowicz
25 giugno – 3 settembre 2023
SPAZIO DATO
Visarte Ticino, associazione di tutela dei diritti degli artisti, ha da sempre un legame particolare con la città di Locarno; quando ancora si chiamava SPSAS ebbe qui per anni una propria galleria permanente. Nel 2023 è tornata a organizzare esposizioni a Locarno, prima nell’Ospedale Regionale La Carità, con tre mostre tematiche dedicate ad opere bidimensionali – di cui è in corso la prima, di opere informali e concettuali – ed ora in due edifici museali cittadini.
Nel Castello Visconteo e nella corte del Museo Casorella, in partenariato con i Servizi Culturali della Città di Locarno, Visarte Ticino aprirà sabato 24 giugno alle 17 la collettiva Spazio Dato, una selezione di opere di scultura contemporanea e installazioni prodotte da suoi soci vecchi e nuovi.
Ad essa partecipano 26 artiste ed artisti con 28 opere, di cui 10 ripartite nelle corti dei due musei e 18 disposte lungo un percorso labirintico all’interno dell’affascinante Castello Visconteo.
Le artiste e gli artisti partecipanti sono, in ordine alfabetico: Brigitte Allenbach-Stettbacher, Teo Baehler, Fiorenza Bassetti (di cui un’opera in collaborazione con Piero Zeni), Susanna J. Baumgartner, Marisa Casellini, Umberto Cavenago, Fabiola Di Fulvio & Tobias Hobi, Nino Doborjginidze, Alex Dorici, Karim Forlin, Nelly Frei, Patricia Jacomella Bonola, Christine Lifart, Steff Lüthi, Maddalena Mora, Pascal Murer, Rosita Peverelli, Gianni Poretti, Marco Prati, Gerda Ritzmann, Ivo Soldini, Antonio Tabet, Giuliano Togni, Yvonne Weber, Hanspeter Wespi e Flavia Zanetti.
Questa selezione offre un panorama eterogeneo per tecniche, materiali e linguaggi, così come ben differenti tra loro sono i tanti artisti soci di Visarte, per età, regione e riferimenti artistici e culturali.
L’esposizione, è organizzata da Visarte Ticino, in partenariato con la Città di Locarno, e curata da Riccardo Lisi, Al Fadhil e Cosimo Filippini.
29 ottobre 2022 – 5 febbraio 2023
ROSALDA GILARDI BERNOCCO. NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
Nel 1999 la scultrice Rosalda Gilardi Bernocco (1922 – 1999), italiana di nascita ma ticinese di adozione, donava alla Città di Locarno un cospicuo lascito composto da sculture, dipinti, grafiche, opere di altri autori appartenenti alla sua collezione personale, la biblioteca e numerosa documentazione riguardante il suo percorso.
In occasione del centenario della nascita dell’artista, il Museo Casorella espone per la prima volta una selezione significativa di opere appartenenti al lascito, che testimoniano la qualità di un’artista considerata una delle grandi figure della scultura negli anni Sessanta e Settanta, e una delle poche ad aver ricevuto riconoscimenti a livello internazionale.
10. September 2022 – 8. Januar 2023
EMILIO BALLI: DER AUSSEHEN EINES LOCARNESER AUF DER WELT
Fotografisches Tagebuch der Weltreise 1878-1879
Diese Ausstellung ehrt Emilio Balli, den Gründer des Museums von Locarno und unerschrockenen Reisenden, der um die Wende vom 19. zum 20. Jahrhundert eine Schlüsselfigur der Kultur in der Region Locarno war. Die Arbeit des Gelehrten Emilio Balli vereint in einer glücklichen Synthese die Aufmerksamkeit für die lokale und universelle Realität.
Die Nachkommen von Emilio Balli haben seine Sammlungen aufbewahrt. Seit 1997 engagieren sie sich für seine Figur.
Diese Ausstellung ist Teil von Projekten, an denen das Departement für Geographie und Umwelt der Universität Genf und das Museum von Valmaggia di Cevio beteiligt sind.
10. Oktober – 12. Dezember 2021
ANTONIO CISERI E IL TICINO. TRIBUT
Die Ausstellung ist das Ergebnis einer Zusammenarbeit zwischen den Kulturdiensten der Stadt Locarno und demAssociazione Antonio Ciseri 2021, vereint einen wichtigen Kern von Werken von Antonio Ciseri in öffentlichem und privatem Besitz, die anlässlich des zweihundertsten Geburtstags des Malers im Tessin identifiziert wurden. einige von ihnen stellten zum ersten Mal im Tessin aus. Die verschiedenen Werke – Zeichnungen, Skizzen und Gemälde – zeugen von Ciseris kreativer Praxis und der akribischen Sorgfalt, mit der alle seine Kreationen, im Wesentlichen Porträts sowie sakrale und historische Motive, von denen einige jahrelang studiert und ausgearbeitet wurden, angewendet wurden. Darüber hinaus möchte die Ausstellung den Künstler durch die Erinnerung an die wichtigen Aufträge, die erhaltenen Ehrungen und die zahlreichen Kontakte im Kanton in seine Zeit und in die Tessiner Gesellschaft einordnen, in der er lebt und mit großem Erfolg in Florenz arbeitet Er bewegte sich ständig mit Sorgfalt und pflegte stets sorgfältig die familiären und beruflichen Bindungen in seinem Herkunftsgebiet.
1. August – 1. November 2021
OMAGGIO / HOMMAGE / OMAGI 2021
Ab dem 1. August 2021 wird im Hof des Museo Casorella die Ausstellung Omaggio 2021 zu sehen sein, das Ergebnis der Zusammenarbeit zwischen der Stadt Locarno und omaggio2021.ch.
Die Initiative steht im Zeichen der Feierlichkeiten zum 50. Jahrestag des Frauenwahlrechts und präsentiert 52 Porträts weiblicher Persönlichkeiten, die sich mutig für ihre Unabhängigkeit und Chancengleichheit eingesetzt haben.
Es ist eine Ehrung der Pionierinnen aus der ganzen Schweiz, die während 100 Jahren für die Schaffung einer freien Gesellschaft gekämpft haben. Der Einsatz der Frauen diente nicht nur der Erlangung des 1971 errungenen Stimmrechts, sondern auch der Bestätigung des Erfolgs der Frauen in verschiedenen Bereichen. Viele Frauen haben sich daher in den Bereichen Bildung und Soziales, Finanzen, Kunst, Kirche und Politik in bedeutendem Umfang durchgesetzt.
Das Projekt entstand dank der Zusammenarbeit mit Historikern, Kulturschaffenden und Soziologen aus allen Kantonen, die anfänglich 5-8 Frauen aus ihren Kantonen auswählten und die biografischen Texte schrieben, die auf der Website der Initiative abrufbar sind. Die Schulen in der ganzen Schweiz haben dann zwei weibliche Persönlichkeiten aus der von den Experten getroffenen Auswahl identifiziert und damit den Grundstein für diese Ausstellung gelegt.
Die Ausstellung zeigt deshalb für jeden Kanton zwei Frauenporträts. Über den unter jedem Porträt aufgedruckten QR-Code können sich die BesucherInnen Erläuterungen anhören, die in allen Landessprachen und in Englisch verfügbar sind.
Das Kulturdepartement der Stadt Locarno hat auch die Zusammenarbeit mit der Associazione Archivi Riuniti delle Donne Ticino (AARDT) in Anspruch genommen, welche die Ausstellung mit weiteren Porträts von prägenden Frauen im Kanton ergänzt.
Das kulturelle Angebot der Stadt wird in diesem Jubiläumsjahr durch eine Hommage bereichert, die Besucherinnen des Museo Casorella auf eine Entdeckungsreise – oder Wiederentdeckung – der Schweizer Frauen, die unsere Geschichte geschrieben haben, begleitet.
6. Dezember 2020 – 18. April 2021
AUGEN AUF DAS TICINO. DIE LANDSCHAFT AUS DER SICHT DER EIDGENÖSSISCHEN UND AUSLÄNDISCHEN KÜNSTLER DES LETZTEN JAHRHUNDERTS
Die Veranstaltung ist Teil des vom Kanton geförderten Projekts “Kultur in Bewegung”, welches das Konzept der Mobilität im Kontext der Eröffnung des Ceneri-Tunnels und den Feierlichkeiten zur Inbetriebnahme des regionalen Celere-Netzes des Kantons Tessin unterstützen soll.
Casorella nutzt die Gelegenheit, um auf das virtuose soziokulturelle Umfeld hinzuweisen, das im vergangenen Jahrhundert von ausländischen und eidgenössischen Persönlichkeiten errichtet wurde, die sich im Tessin niedergelassen haben und deshalb in den Süden der Schweiz gereist sind.
In der Ausstellung wird eine Auswahl von Werken von zehn Künstlern präsentiert, unter anderem von Hermann Hesse, Paul Camenisch, Ignaz Epper, Marianne Werefkin, Gordon Mallet Mc Couch und Arthur Segal, die während der ersten Hälfte des zwanzigsten Jahrhunderts in unseren Regionen geblieben sind und sich eingehend mit der Landschaft beschäftigt haben.
Es handelt sich um eine spannende Studie über die Mobilität der Vergangenheit, die es renommierten Künstlern ermöglicht hat, die Kraft des Lichts und die lebhaftesten Farben der Tessiner Landschaften zu enthüllen. Eine “Bewegung”, durch die das künstlerische und kulturelle Erbe unseres Landes weiter bereichert wurde.
12. Juli – 29. November 2020
NESTO JACOMETTI, REDAKTEUR
Im Mittelpunkt der Veranstaltung steht die Herausgeberschaft von Nesto Jacometti, der zwei wichtige Projekte ins Leben rief: die Guilde Internationale de la Gravure und L’Oeuvre Gravée. Die beiden Verlagsprojekte sind eng mit Jacomettis biografischem Werdegang sowie mit den Orten und Menschen verbunden, die er im Laufe seines Lebens kennengelernt hat.
Er wurde Ende des 19. Jahrhunderts in Locarno geboren. Im Alter von 30 Jahren verliess er das Tessin, um nach Paris zu ziehen und in die Bohème von Montparnasse einzutauchen. Dort begegnete er Personen, die in der Verlagsbranche tätig waren, wie Albert Skira und Pierre Cailler. Die Zusammenarbeit mit diesem führte 1949 zur Gründung einer Druckgilde: Herausgabe von Stichen und Lithografien, die für eine weite Verbreitung bestimmt sind und die Werke bekannter Künstler der Pariser Schule der “Post”-Bewegung repräsentieren. Bekannte Künstler wie Rufino Tamayo und Jean Lurçat waren ebenso eingebunden, wie auch neue Persönlichkeiten wie Antoni Clavé, Zao Wou-Ki, Alfred Manessier, Gustave Singier und Zoran Music.
1955 beschloss Jacometti einen neuen Weg einzuschlagen: L’Oeuvre Gravée. Ihm gelingt es, solide Beziehungen zu namhaften Vertretern der Pariser Kunstszene aufzubauen. Zahlreiche Künstler verdanken ihm ihre Einführung in die Kunst der Gravur, darunter Marino Marini, Massimo Campigli, Zao Wou-Ki und Johnny Friedlaender. Auch Corneille, Max Ernst und Alberto Magnelli sind hervorzuheben.
In den 60er-Jahren kehrte Nesto Jacometti nach Locarno zurück und verbrachte dort die verbleibenden Jahre seines Lebens. Er entschloss sich zu einer repräsentativen Auswahl seiner Grafiken, die er öffentlichen Schweizer Sammlungen überlassen wollte. In Locarno hinterliess er das grosszügigste Geschenk – fast sein gesamtes verlegerisches Werk, das im Mittelpunkt dieser Ausstellung steht sowie die Hälfte seiner Sammlung von Originalwerken und Stichen.
7. April 2019 – 14. Juni 2020
GIOVANNI BIANCONI
Die erste Sonderausstellung des Museo Casorella steht in direktem Zusammenhang mit der städtischen Sammlung, da eine Auswahl von Holzschnitten von Giovanni Bianconi (Minusio, 1891-1981) präsentiert wird, die sich seit 1990 in der städtischen Sammlung befinden. Gegenwärtig besteht die Bianconi-Sammlung aus 498 gedruckten Holzschnitten und 41 Zeichnungen und Gemälden.
Die Auswahl der Ausstellungsstücke bietet genügend Raum für die Verbundenheit von Giovanni Bianconi mit dem ländlichen Tessin von den 20er bis zu den 50er-Jahren. Ob Landschaften, Menschen, Tiere, Gegenstände, Selbstporträts oder Porträts – sie alle geben dem Besucher einen wertvollen Einblick in die Vergangenheit der Region und erzählen von der Leidenschaft des Mannes für seine Epoche, für seine Leute und für das alltägliche Leben, das kurz davor stand, von modernen Veränderungen erschüttert zu werden.